Villa Zanelli a Savona, Villa Cilea a Varazze e il Museo dell’Arte Vetraria di Altare. Sono alcuni dei luoghi scelti dal Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, che potranno essere visitati sabato 19 e domenica 20 marzo in occasione dell’edizione 2016 delle Giornate di Primavera.
Si legge nel sito del Fai: “A Savona Villa Zanelli rappresenta una dei più significativi capolavori di stile Liberty in Italia. L’opera è attribuita a Gottardo Gussoni, allievo del torinese Pietro Fenoglio, uno dei più importanti architetti che interpretarono il Liberty italiano. E’ situata lungo la spiaggia del quartiere di Legino. Dopo un iniziale periodo di splendore, dal 1933 si susseguirono diversi passaggi di proprietà e cambiamenti di destinazione d’uso, divenendo prima colonia, poi campo ospedaliero fino a struttura utilizzata dall’USL. La villa attualmente versa in stato di abbandono, ma malgrado questo e le vicissitudini trascorse, conserva ancora intatto il corpo edilizio così come tutto il suo grande fascino.
A Varazze soggiornò per oltre quarant’anni il grande compositore Francesco Cilea. Qui trovò l’amore della giovane Rosa Lavarello, figlia di una famiglia di costruttori navali, che sposò nel 1909. La dimora di Cilea, splendido edificio ottocentesco, detto “Villa Lavarello”, e poi “Villa Cilea”, fu donata dalla vedova alla S.I.A.E. quale patrimonio della nazione, così come i diritti sulle opere di Cilea, alla morte della consorte, furono lasciati alla Casa di riposo per musicisti Giuseppe Verdi di Milano. In questi anni Varazze ha ricordato più volte l’illustre Maestro con concerti, rappresentazioni, pubblicazioni e visite alla splendida dimora, che conserva magnifici affreschi del De Servi, cimeli del maestro e un prezioso pianoforte a coda posizionato nell’antico salone.
Altare, a pochi km della costa, è un’importante meta per gli appassionati del Liberty. La sua storia è legata alla lavorazione del vetro, introdotta probabilmente nel XII secolo ad opera di monaci Benedettini che chiamarono ad Altare, dalla Francia e dalle Fiandre, famiglie di vetrai ad esercitare questa antica arte. L’evoluzione dell’attività edilizia altarese nel primo Novecento costituisce un fenomeno circoscritto dalla particolare situazione socio-economica legata all’affermazione dell’industria vetraria. Passeggiando per le vie del paese, si possono ammirare numerosi edifici costruiti in quel periodo, a cominciare da Villa Rosa, sede del museo del vetro, splendido fabbricato in stile Liberty e Villa Agar, entrambe commissionati da Mons. Giuseppe Bertolotti, parroco del paese, all’architetto Campora, un affermato professionista che svolse un ruolo da protagonista nell’evoluzione urbanistica del Savonese”.