Storica Processione del Venerdì Santo il 25 marzo a Savona. La cerimonia religiosa è nota in tutta Italia per il corteo delle pregevoli “Casse”, sculture lignee policrome, alcune realizzate nel XVII e XVIII secolo, che raffigurano i misteri della Passione di Cristo. La processione è un evento di fede e devozione popolare che si svolge ogni due anni. Le sculture, imponenti e pesantissime, portate a spalla dai membri delle Confraternite cittadine, sono 15. Ad aprire il corteo è un gruppo di tamburi listati a lutto che, con il loro cupo suono, preannunciano la sfilata dei Misteri: segue la “Croce di Passione“, una semplice croce in legno verniciata di nero sui cui sono apposti i simboli della Via Crucis: il gallo, la borsa coi denari, i dadi, il martello e i chiodi della crocifissione, la spugna bagnata di aceto, la lancia, la corona di spine e la sindone col volto di Cristo. Seguono le Casse e chiude la sfilata, portata solennemente sotto un baldacchino e contornata da antichi lampioni, l'”Arca della Santa Croce“.
Il complesso dei Mottetti, ovvero il coro di voci maschili e femminili accompagnato dal gruppo bandistico Forzano, sarà posizionato tra le Casse di testa. Quando la processione arriverà in piazza Mameli, il gruppo si fermerà, mentre il corteo proseguirà il suo percorso in via Nazario Sauro. In piazza saranno eseguiti i Mottetti Jesus, Crocem tuam, Seavo dolorum turbine, canti appositamente scritti nell’Ottocento per la processione del Venerdì Santo. Il coro si riunirà poi alla Processione, quando questa ripasserà dalla parte opposta della piazza, per proseguire in via Montenotte.
Le Casse, di proprietà delle Confraternite, sono veri e propri capolavori in legno, eseguiti da scultori di rilievo come Anton Maria Maragliano, Filippo Martinengo, Stefano Murialdo, Antonio Brilla e Renata Cuneo. Il lento incedere delle Casse attraverso le vie di Savona sarà accompagnato dai rintocchi della campana della torre del Brandale: la Campanassa. L’entrata di ogni Cassa in piazza Sisto IV sarà commentata da don Giovanni Margara, che illustrerà ogni opera con notizie storiche e artistiche sul gruppo ligneo e una riflessione meditata sul momento della Passione raffigurato nella scultura.
Novità di quest’anno è l’annullo filatelico dedicato alla Processione sul quale è riportata la Cassa dell’Incoronazione di spine della confraternita dei santi Agostino e Monica. Il 25 marzo, dalle 14 alle 20, sarà allestito uno sportello di Poste Italiane presso il complesso di Palazzo Santa Chiara.
La processione del Venerdì Santo è un evento molto sentito a Savona: in origine le Processioni delle Confraternite si svolgevano per le vie cittadine con pubbliche flagellazioni . Con il Concilio di Trento fu messo fine a questo tipo di manifestazioni ed è da quel momento che i Confratelli si attivarono per commissionare le Casse, dette anche “Misteri”, che rappresentano i momenti della Passione di Cristo. Un tempo ogni Confraternita provvedeva un modo autonomo alla propria Processione, che aveva luogo tra il giovedì ed il Sabato Santo. Il Decreto Vescovile del 13 maggio 1813 fissò l’atto di nascita della “Processione del Venerdì Santo“, stabilendo la partecipazione di tutte le Confraternite ad un’unica processione.
L’ordine delle Casse:
La Promessa del Redentore (Filippo Martinengo, savonese,1750-1800)
L’Annunciazione (Anton Maria Maragliano, savonese, 1664-1741)
L’Orazione nell’Orto (Anton Maria Maragliano, genovese,1664-1741)
Il Bacio di Giuda (Giuseppe Rungardier di Ortisei, 1926)
Cristo legato al palo (Ignoto del sec. XVIII)
La Flagellazione (Ignoto di scuola napoletana, sec. XVII)
L’ Incoronazione di spine (Anton Maria Maragliano, genovese, 1664-1741)
Ecce Homo (Renata Cuneo, savonese, 1903-1995)
Cristo cade sotto la Croce (Ignoto di scuola napoletana del sec. XVII)
Cristo spirante in Croce (Anton Maria Maragliano, genovese, 1664-1741)
Cristo morto sulla Croce (Ignoto di scuola romana del sec. XVI)
La Deposizione dalla Croce (Filippo Martinengo, savonese, 1750-1800)
La Pietà (Stefano Murialdo, savonese, 1776-1838)
La Deposizione nel sepolcro (Antonio Brilla,savonese, 1813-1891)
L’Addolorata (Filippo Martinengo, savonese, 1750-1800)