Un concerto sinfonico – con suggestioni di danza – sigilla il cartellone estivo dell’Opera Giocosa: mercoledì 3 agosto, ore 21.30, sul palco della Fortezza del Priamàr di Savona sarà protagonista l’Orchestra Sinfonica di Sanremo (nella foto di Luigi Cerati).
Direttore e Viola Solista: Danilo Rossi.
PROGRAMMA:
Pëtr Il’ič Čaikovskij Suite dal Balletto Il Lago dei Cigni
Aaron Copland Four Dance Episodes da Rodeo
Aaron Copland Appalachian Spring per Viola e Orchestra
Il Lago dei cigni raccoglie, nelle sue immortali pagine, l’incanto di una drammatica favola romantica, lo struggente lirismo di uno dei più prolifici musicisti dell’Ottocento e nuove, ardite risoluzioni coreografiche, che necessitano di una solida fisicità e mimesi di grandissima efficacia da parte dei ballerini protagonisti.
L’autore ha ricavato dal balletto una suite sinfonica (1882), che comprende sei parti: Odette e Sigfrido si incontrano sulle rive del lago: all’oboe la celebre melodia dei cigni, Valzer caratterizzato da grazia ed eleganza, Danza del cigno, Duetto Odette Sigfrido, Danza Ungherese, Odette è stata tradita da Sigfrido, ma lo vuole rivedere. Anche Sigfrido la cerca; entrambi si gettano nei flutti.
Aaron Copland, musicista di rilievo nell’America del Novecento, si forma a Parigi sotto la guida di Nadia Boulanger, creando poi un proprio stile peculiare, in cui si incontrano musica classica e contemporanea, jazz e tradizioni popolari. Fra la sua produzione, che guarda molto al folclore nordamericano, e alle esperienze della musica contemporanea europea – ma sempre on accenti spiccatamente personali – hanno avuto particolare successo i balletti Billy the kid (1939), Rodeo (1942), Appalachian spring (1944), Dance panels (1963).
Appalachian Spring, più di ogni altro suo lavoro, si identifica con il carattere ottimistico americano. Nasce nel 1944 come “Ballet for Martha” e viene presentato alla Library of Congress di New York dalla compagnia della famosa danzatrice e coreografa Martha Graham. Nel 1945 riceve il Premio Pulitzer per la musica.
Il balletto descrive una festa primaverile durante l’insediamento in una nuova fattoria in Pennsylvania; il linguaggio musicale, che alterna marcati tratti ritmici a momenti meditativi, evoca il clima semplice e laborioso dei pionieri dell’Ottocento e trasmette valori di positività e di fiducia nel futuro. I protagonisti sono una coppia appena sposata, un vicino di casa, un predicatore evangelista ed i suoi seguaci.
Dall’orchestrazione originaria del balletto, Copland ricava una suite orchestrale composta da otto movimenti, il più noto dei quali è il penultimo, costituito da cinque variazioni sul tema “The gift to be simple”, l’inno della setta religiosa degli Shakers. Qui è presentata in una versione particolare, per viola e orchestra.
Le altre suites sono più vicine allo stile della musica da film western (Copland fu anche un prolifico autore di colonne sonore), e non potrebbe essere altrimenti perché sia Billy The Kid che Rodeo sono ispirate a quel mondo e a quell’epoca. E’ musica più festosa e movimentata: in Rodeo il quadro più convincente si chiama Corral Nocturne, musica di grande respiro e suggestione, anche se da questa stessa suite è tratto il più noto e scatenato Hoe-Down, famoso anche per la sua trascrizione rock di Emerson Lake & Palmer dall’album Trilogy.
Per informazioni, telefonare al numero 019 8485974 oppure al numero 366 6726682.