Arriverà martedì 19 luglio, al Festival teatrale di Borgio Verezzi, il capolavoro di Agatha Christie, il libro giallo più venduto al mondo (110 milioni di copie) e vi giungerà in una curiosa edizione tutta italiana, con un finale diverso da quello del celebre film, e la direzione di Ricard Reguant, regista anche della versione spagnola, che è stata un enorme successo sia a Madrid la scorsa stagione, sia a Barcellona.
Piazza Sant’Agostino ospiterà alle 21,30 il debutto nazionale di “Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno”, due atti della “regina del giallo” tradotti da Edoardo Erba e interpretati da dieci protagonisti della scena italiana, per la prima volta insieme sul palcoscenico: Ivana Monti, Carlo Simoni, Alarico Salaroli, Mattia Sbragia, Luciano Virgilio, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Giulia Morgani, Marco Zanutto, Caterina Misasi (repliche mercoledì 20 e giovedì 21 luglio).
La trama è nota. Siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della guerra. Dieci sconosciuti per vari motivi sono stati invitati su una bellissima isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affissa agli specchi una poesia, Dieci piccoli indiani. La filastrocca parla di come muoiono, uno dopo l’altro, tutti e dieci. Di qui in avanti, una serie di morti misteriose infonde il terrore negli ospiti dell’isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda, fino ad arrivare a una scioccante conclusione: l’assassino si nasconde tra loro.
E’, forse, il romanzo più cupo della scrittrice, probabilmente a causa degli echi della guerra in arrivo: ne nasce una vicenda piena di intrigo e suspense, che trova il suo apice in un finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti. L’uso della filastrocca infantile ribadisce il clima angosciante che pervade tutto il romanzo e che si manifesta tra i due poli contraddittori della colpa e dell’innocenza.
Il libro fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra. Nel 1943 la Christie decise di adattare il romanzo per il palcoscenico: lo spettacolo rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche. L’opera teatrale però differisce dal romanzo nel finale: l’autrice, per evitare al pubblico un epilogo cosi drammatico, decise di cambiarlo con un lieto fine.
Per la prima volta nella storia della commedia, e in accordo con la Agatha Christie limited, lo spettacolo sarà presentato a Borgio Verezzi con il finale originale, quello del romanzo del 1939, con lo stesso svolgimento mozzafiato che sicuramente incontrerà i favori del pubblico.
Tutti i personaggi sono ben caratterizzati e delineati. L’epoca del romanzo viene rispettata grazie a un’ambientazione nei suggestivi anni 40’, con una scenografia in stile Art-Decò e l’utilizzo di colori bianchi e neri, che danno un grande impatto visivo allo spettacolo.
Si legge nelle note di regia di Ricard Reguant: “I dieci “piccoli indiani” bloccati sull’isola sono vittime o assassini? Questa è la domanda che la scrittrice pone a se stessa, mostrando al pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica, mischiando insieme i personaggi in un’unica arena, rivelando le loro carenze, facendoli confrontare e sbranare per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari. Sembra quasi una vendetta della stessa Christie nei confronti della classe dirigente della società inglese, in cui la stessa scrittrice vive agiatamente e dalla quale vuole evadere, costringendosi a diventare lei stessa carnefice dei suoi personaggi”.
Info e prevendita: Ufficio Festival Teatrale, Viale Colombo, 47 – Borgio Verezzi – Tel. 019.610167 – biglietteria@comuneborgioverezzi.it – www.festivalverezzi.it