Inaugura sabato 1 ottobre 2016, alle ore 17,30, la sesta edizione di “Altare Vetro Design-Altare Vetro Arte“, la manifestazione che ogni anno coinvolge designer e artisti, invitati a cimentarsi con il vetro. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto, in modo che Altare possa trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare”.
Dal 1 ottobre al 20 novembre saranno protagoniste due donne, che realizzeranno ad Altare le loro creazioni. La scelta “di genere” intende collegarsi idealmente con la manifestazione W. Women in Italian Design, la nona edizione del Museo del Design alla Triennale di Milano, allestita in concomitanza con la XXI edizione della manifestazione Internazionale: un’occasione per presentare oggetti realizzati e progettati da donne, attive dall’inizio del XX secolo fino ai giorni nostri in molteplici campi di intervento.
Per Altare Vetro Design è stata invitata Nicoletta Negro, architetto savonese, che ama completare i propri progetti di interni con pezzi unici, appositamente disegnati. L’oggetto d’uso, quindi, anche se non realizzato per una produzione seriale, è però tema di una sua costante riflessione.
Per Altare Vetro Arte, invece, l’invito è stato rivolto a Miriam Di Fiore, argentina di origine, ma italiana d’adozione, che fa un uso magistrale della vetrofusione, realizzando oggetti e opere d’arte in cui il mondo della natura è reso con sottili, delicatissimi segni. Se sarà Miriam in persona a realizzare le sue creazioni che si ispirano ad Altare, i progetti di Nicoletta, legati, come sempre, al tema dell’oggetto d’uso, tipologia caratteristica della tradizionale produzione vetraria altarese, saranno realizzati nella fornace nel giardino del Museo dal maestro francese Jean-Marie Bertaina. Caratteristica della produzione di Bertaina, che opera a Biot, nelle Alpi Marittime, è la capacità di creare oggetti d’uso, ma anche sculture, attento a rendere effetti particolari, che richiamano, ad esempio, l’opacità del metallo.
Altare, piccolo centro dell’entroterra savonese, lega la sua storia millenaria alla lavorazione del vetro. Sin dal Medioevo la produzione vetraria ha caratterizzato la vita economica e sociale del paese, rendendolo famoso nel mondo per la realizzazione di vetri d’uso, da farmacia e di oggetti artistici. La lavorazione “à la façon d’Altare”, grazie anche alla tendenza migratoria dei vetrai altaresi, si è diffusa in tutta Europa, dando fama e prestigio al paese.
Il Museo del Vetro, ospitato a Villa Rosa, prezioso edificio liberty, conserva una collezione di opere che vanno dal secolo XVIII ad oggi.