Un concerto per celebrare i 150 anni di Amicizia fra il Giappone e l’Italia. Venerdì 3 giugno, alle 21, nella sala polivalente di Palazzo Tagliaferro (nella foto) ad Andora, si svolgerà un’esibizione lirico corale “Dove il Sole sorge cantano gli usignoli” con protagonista il coro femminile Tomoni Utao, composto da sette soliste italiane e giapponese. L’evento, promosso dal Comune di Andora, ha ottenuto il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano ed è ad ingresso libero.
Il repertorio del concerto si preannuncia di grande coinvolgimento e proporrà una selezione dei classici dell’opera italiana ed europea e canti popolari giapponesi interpretati a cappella.
Il Coro Tomoni Utao sarà accompagnato al piano da Akiko Kanazawa, diretto dal Maestro Kazuhiro Kotetsu con giovani artisti promettenti che, dopo essersi diplomati presso istituti prestigiosi, svolgono l’attività dei concerti e delle liriche in Giappone e partecipano alle tournée organizzate da Tokyo Opera. Si tratta di Chihomi Mizumori (soprano), Nana Tokuyama (soprano), Mari Tomita (soprano) e Maho Kurita (mezzosoprano).
I solisti italiani, selezionati dal soprano Linda Campanella e dal basso brillante Matteo Peirone, sono il soprano Melissa Briozzo ed i tenori Rino Matafù e Davide Rufo.
Il programma:
Georges Bizet – CARMEN “Je dis que rien ne m’épouvante” (Micaëla Kosaku Yamada – “Ornero’ il nostro letto blu’ con fiori”, Yoshinao Nakada – “Salvia”)
Tre numeri da Tre Motetti Op.39 (Felix Mendelssohn-Bartholdy
W.A. Mozart Flauto Magico Der Holle rache (seconda aria della Regina della notte)
Ch. Gounod Romeo et Juliette – Je veux vivre
Donizetti Lucia di Lammermoor -TOMBE DEGLI AVI MIEI,
Verdi – Rigoletto – LA DONNA è MOBILE
Donizetti – Elisir d’amore – Quanto è bella, quanto è cara
Donizetti – Elisir d’amore – Una furtiva lagrima
Era il 25 agosto 1866 quando Italia e Giappone firmavano il Trattato di amicizia e di commercio che auspicava “pace perpetua ed amicizia costante tra Sua maestà il Re d’Italia e Sua maestà il Taicoun, i loro eredi e successori” e tra i rispettivi popoli, “senza eccezione di luogo o persona”.